Jesi… fuori dal comune

Il fatto che la città sarebbe stata governata de facto da Jesi in Comune e che una giunta composta con il bilancino politico non avrebbe lasciato spazio alle competenze lo avevamo già predetto in campagna elettorale. E difatti il Vicesindaco Samuele Animali, a quanto sembra, ha acquisito sul campo anche le deleghe ai lavori pubblici e al bilancio; ma detto questo dovrebbe pensarci bene prima di azzoppare la possibilità di crescita di questa città.

L’aumento dei costi sta investendo tutti gli enti e di conseguenza le opere pubbliche inserite nei piani triennali, tuttavia non per questo altre amministrazioni si stanno sognando di eliminare progettualità strategiche per lo sviluppo delle città.

È necessario attivare tutti i canali istituzionali di cui per altro il PD in campagna elettorale vantava la titolarità per intercettare le risorse eccedenti. Non solo il decreto sostegni ter già garantisce risorse aggiuntive per i meccanismi di compensazione dei prezzi, ma permette anche di utilizzare le somme per gli imprevisti accantonate nei quadri economici.

Non possiamo accettare questo atteggiamento arrendevole dell’amministrazione appena insediatasi e vorremmo portare il nostro contributo fattivo di idee. È assurdo come in una situazione critica come questa non si sia ancora convocato il consiglio comunale per discutere e trovare soluzioni condivise. Dove è andata a finire la partecipazione democratica tanto sbandierata in campagna elettorale? I consiglieri comunale di maggioranza e il presidente del consiglio sono ancora in vacanza?

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