Jesi oggi

Sei mesi dopo le elezioni amministrative, nonostante la propaganda elettorale, la manutenzione del verde latita, il centro storico è ancora sporco e insicuro, le periferie poco considerate e gli addobbi Natalizi in Piazza Federico II piuttosto tristi. L’Amministrazione diretta da Jesi in Comune e gravata da una composizione di giunta realizzata col bilancino è alle prese con un bagno di realtà.
La visione di geopolitica territoriale che il Sindaco spesso ripete non trova attuazione pratica: al momento ci sono poche idee concrete sul piatto. Nessuna visione strategica compiuta che deve vedere Jesi al centro di una rinascita dei servizi del terziario che possano nutrire opportunamente la vocazione manifatturiera e logistica dell’intera Regione; l’auspicabile arrivo di Amazon rischia di diventare un mero insediamento logistico se non accompagnato da una progettazione sistemica che coinvolga tutta la città e i suoi settori.
Fra i punti positivi, grazie alla nostra insistenza, si muovono i primi passi per la costituzione di una Comunità Energetica che però per come è stata impostata non sarà in grado di generare a pieno risorse utili.
Ad oggi vediamo una Jesi futura dedita solo alla stantìa retorica della caccia al fascista anziché, come dovrebbe essere, una Jesi generatrice di futuro.
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